Nuovo: Incontro con l'avvocato Fabio Repici del 22/01/2022 (corso sulle mafie): Video registrato
A partire dall’anno scolastico 2016-2017, quando ha ospitato la mostra “L’eredità di Falcone e Borsellino”, il Liceo Cottini ha avviato un progetto “antimafia” volto a far conoscere ai discenti, ai docenti e, più in generale, alla cittadinanza la pervasività, la diffusione e la pericolosità del processo di affermazione delle organizzazioni criminali nel nostro Paese e, di fatto, nella nostra Regione.
Tale progetto si è sviluppato – e intende svilupparsi – in molteplici direzioni: da un lato, si è pensato di far incontrare gli studenti con alcuni testimoni, loro malgrado, del fenomeno: da Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso a Palermo nel 1992, a Giuseppe Costanza, autista dell’altro magistrato ucciso quell’anno, ossia Giovanni Falcone; da Paola Caccia, figlia di Bruno, il procuratore torinese assassinato dalla ‘ndrangheta nel lontano 1983, a Gianluca Manca, fratello di un urologo siciliano morto in circostanze misteriose, legate, secondo alcune ipotesi, al fatto di aver operato il latitante Bernardo Provenzano in Francia.
Accanto a questi ospiti, sono poi intervenuti Salvatore Renna, giovane artista autore di una graphic-novel sul giudice Rosario Livatino, il procuratore torinese Armando Spataro, un colonnello della DIA torinese, Marco Nieddu, il vice-direttore della rivista “Antimafia Duemila”, Lorenzo Baldo. Proprio a seguito dell’incontro con Lorenzo, gli studenti di due classi hanno potuto raccontare l’esperienza sulle pagine della rivista, vedendo pubblicati i loro articoli (https://www.antimafiaduemila.com/home/di-la-tua/237-vedi/84230-stato-mafia-tra-schegge-di-giustizia-e-pretesa-di-verita.html).
A partire dall’anno scolastico 2019-2020, il Liceo ha inoltre stretto un accordo con il Movimento delle Agende rosse, fondato da Salvatore Borsellino, la cui sezione torinese “Paolo Borsellino” costituisce, secondo gli accordi, un presidio permanente dell’istituto. In base a tale accordo, il movimento e il liceo stanno affrontando congiuntamente, pur nel rispetto delle rispettive funzioni e dei rispettivi obiettivi, la costruzione di un progetto sempre più incisivo ed efficace circa la sensibilizzazione del pubblico studentesco, docente e della cittadinanza. È grazie a tale accordo, infatti, che l’istituto sta cercando di qualificarsi quale biblioteca di riferimento tra quelle scolastiche nella letteratura dedicata al tema delle mafie, così come, sempre grazie a tale collaborazione, è stato avviato un primo corso di formazione per docenti piemontesi di ogni ordine e grado, poi invalidato dall’emergenza Covid19.
Sarà avviato nel corso del presente anno scolastico, 2021-22, un secondo corso di formazione per insegnanti che vedrà fra i relatori il prof. Rocco Sciarrone dell’Università di Torino, l’avvocato Fabio Repici, difensore delle famiglie vittime di mafia, la giornalista e scrittrice Stefania Limiti e il magistrato Roberto Sparagna che, nel 2011, si era occupato del processo “Minotauro”, quello relativo alla presenza della ‘ndrangheta nella nostra Regione.
Alla formazione dei docenti, si affiancherà quella degli studenti. Il 24 novembre 2021 è previsto un ulteriore incontro delle classi con Salvatore Borsellino al quale seguiranno due altri incontri con Stefano Mormile, fratello dell’educatore carcerario Umberto, e Luciano Traina, fratello di Claudio, una delle guardie del corpo di Paolo Borsellino morto il 19 luglio 1992.
In quanto spazio pubblico, si ritiene che la scuola debba assolvere a un compito fondamentale in merito alla costruzione di un sapere ampio e completo sul fenomeno in questione, magari allacciando rapporti con altri istituti scolastici e con il mondo dell’associazionismo, proprio al fine di ribadire un “no” chiaro e netto a quanti, mafiosi e appartenenti all’area grigia di coloro i quali intrattengono rapporti con le organizzazioni criminali, intendono svilire il significato del vivere democratico e incancrenire le risorse economiche e culturali di questo Paese.